La cucina australiana ieri e oggi

In Australia si mangia bene o si mangia male? Naturalmente dipende dai gusti, dall’apertura a sapori diversi e dallo spirito di adattamento di ciascuno, ma ci sono alcuni dati di fatto.

Premesso che mi piace sperimentare sempre piatti e sapori locali e che, bene o male, in ogni paese in cui vado trovo cibo che mi aggrada, devo dire che quando sono stata in Australia nel 1999 (addirittura nel secolo scorso!) ho mangiato davvero male. Dopo un po’, non c’era altro da fare se non trovare ristoranti etnici o italiani. Ristoranti italiani all’estero! Non ci vado mai, quindi questo la dice lunga sul mio grado di insoddisfazione culinaria.
Dalla gastronomia locale emergeva chiaramente la tradizione culinaria anglosassone dei primi coloni, inglesi. E l’Inghilterra non è propriamente il primo posto che viene in mente quando si parla di buon cibo (persino le banali patatine sembrano sempre fritte in olio esausto). Non si trattava tanto di scarsa bontà dei piatti, quanto probabilmente di generale poca attitudine a cucinare!

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Oggi le cose sono cambiate e il panorama gastronomico offre non solo piatti nuovi, ma soprattutto ottimi chef.

Tra le specialità classiche sono da provare i meat pies, pasticci di carne di dimensioni ridotte proposti come snack. Un cibo tipico, molto amato dagli australiani, è la vegemite, una specie di pâté di estratto di lievito che viene spalmato sul pane. Le specie locali sono a basa di piatti come il samosa con stufato di coda di canguro, la selvaggina affumicata in foglie di eucalipto, il paté di emù, l’agnello saltbush, la frittata con semi di anice, il gelato ai semi di acacia.
Da qualche anno sono diffuse le specialità del bush, assolutamente da provare se siete culinariamente curiosi.

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In generale, quindi, si mangia bene. Sono tra l’altro ottimi i ristoranti etnici, grazie all’immigrazione diversificata che caratterizza l’Australia. C’è molta varietà, tra specialità italiane, orientali, libanesi… E la stessa cucina australiana tradizionale non è immune da influenze asiatiche.
Pesce, crostacei e frutti di mare sono da provare. In particolare, assaggiate il barramunda e il John Dory, e crostacei come astici d’acqua dolce (yabbies) e cicale di mare (bugs di Moreton Bay). Naturalmente i frutti tropicali sono fantastici.

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Infine, se volete bere qualcosa di diverso, andate in un bar alla moda e provate un alcopop, bevanda alcolica… di design. La prima a fare la sua apparizione nei locali è Two Dogs Lemonade, una limonata alcolica; seguita dalla insapore soda alcolica Sub Zero, a cui viene aggiunto un po’ di liquore al lampone (senz’altro per conferire un minimo di gusto).
Se preferite evitare gli alcolici, troverete latte aromatizzato a un’enorme varietà di gusti.

Il consiglio è sempre e comunque assaggiare, assaggiare, assaggiare. Perché la gastronomia descrive un paese tanto quanto usi e costumi.

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